Il Gran Teatro della luce
Il volume, in un percorso espositivo che attraversa secoli, correnti artistiche e nazioni, ha come protagonista la luce, analizzando quanto la stessa sia stata impiegata da vari artisti con diversi intenti e concentrandosi in particolare sulla sua componente scenica, narrativa e religiosa.
La prima sezione presenta dipinti “a lume di candela”: attori principali della scena, di fatto, sono proprio candele, lucerne, pipe e tizzoni. Mentre tra gli artisti, presi in esame, vi sono Gherardo delle Notti, Adam de Coster, il Maestro del Lume di Candela e Trophime Bigot, posti in dialogo con Angelo Inganni e Giorgio de Chirico.
La luce, quale manifestazione del divino con diverse implicazioni teologiche, è rappresentata da un gruppo di opere sacre tra cui il Cristo morto sorrettodagli angeli di Paolo Piazza, la Deposizione di Cristo nel sepolcro di Tiziano e il caravaggesco Cristo alla colonna di Mattia Preti.
Il percorso continua con la contemplazione della luce della natura e del paesaggio, anche dell’Ossola, lacustre e montano, con dipinti inediti di Ashton e Pennasilico. Quindi, esemplari della visione del paesaggio italiano, e di “altri” mondi, sono le opere di artisti come Ippolito Caffi, Domenico Induno, Angelo Morbelli, Carlo Fornara, Ermann Corrodi. La sezione presenta due capolavori: l’affascinante Panni al sole, uno dei più importanti dipinti divisionisti di Pellizza da Volpedo, e Les laveuses au Béal, Cagnes di Renoir.
Oltre all’esame della luce, in un gruppo di opere tra Otto e Novecento (Glisenti, Previati, Sottocornola, Mascarini, Molteni), sono indagate le conquiste tecnologiche che hanno prodotto la luce elettrica.
Si celebra così, anche se indirettamente, la storia della Val d’Ossola, il cui territorio è stato la culla della nascente industria dell’energia idroelettrica.
Anno: 2023 | Lingua: IT |
Formato: 24 x 28 cm | Prezzo: € 25,00 |
Pagine: 152 | Cod: 979-12-5590-020-7 |
Collana: Sagep Cataloghi |