Sagep Editori fa Cultura, da oltre 50 anni.
Arte, Architettura e Territorio sono le principali tematiche sviluppate e approfondite nella linea editoriale che contraddistingue i lavori di Sagep Editori.
Oltre 90 sono le pubblicazioni edite ogni anno, in collaborazione con Musei, Soprintendenze, Fondazioni, Associazioni culturali, Istituti di ricerca, Università.
Grazie alla speciale vocazione per l’Arte, sublimata anche dalla bellezza di Genova, città che ne ospita la sede, i cataloghi di Sagep Editori hanno diffusione nazionale e internazionale, in librerie e bookshop.
Dal 2012 Sagep Editori è entrata a far parte del gruppo Grafiche G7, azienda leader nella stampa offset e digitale di alta qualità e nella nobilitazione degli stampati.
Redazione, reparto grafico, prestampa, uffici commerciali, magazzino sono i segmenti di una filiera completa che costituiscono un percorso virtuoso per la creazione, la stampa e la commercializzazione di volumi, riconosciuti di gran pregio per la massima cura con cui vengono realizzati.
Il palazzo Giorgio Doria
L’edificio è inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova.
Ubicato in piazza San Matteo, “curia” della famiglia Doria, viene costruito nel XV secolo da Giorgio Doria, accorpando più case medievali tra cui quella di Oberto Doria.
Qui non si adotta il cortile come nei casi coevi, la scala si svolge interamente con una rampa unica fino al secondo piano, interrotta solo da un vano caposcala intermedio. Al piano terreno, invece, indizio di sensibilità nuova per il particolare scolpito, si trova il portale opera di Giovanni Gagini del 1457; il sopraporta raffigura San Giorgio con il drago, emblema riservato a un ristretto numero di famiglia benemerite alla patria.
Qui per la prima volta l’autore inserisce una fascia decorativa a unire il sovraporta con la cornice del portale, innovando la precedente tradizione figurativa. Sul prospetto principale e in vico San Matteo emergono tracce di una decorazione a quadrature, mentre in vico dell’Umiltà emergono il paramento murario medievale e il portico tamponato. Nel 1798 il palazzo appartiene a Isabella Gnecco, mentre nella seconda metà del XIX secolo diviene proprietà della famiglia Quartara.