Architettura impropria
Gli scritti di Gian Piero Frassinelli partono dagli anni Sessanta, attraversano le vicende dell’Architettura Radicale italiana, giungono alle ricerche progettuali e antropologiche del presente millennio.
«L’architettura è sempre un fenomeno improprio quando resta allo stato di progetto, non è architettura. Un architetto che non riesca a verificare puntualmente le proprie idee nella realtà del costruire, nel loro evolversi, è incapace di matu- rarle: anche le opere che ha potuto realizzare restano incongruenti fra di loro, prive di una logica omogenea, brandelli di un discorso privo di senso, in altre parole inutili».
Gian Piero Frassinelli, nato a Porto S. Giorgio (Ascoli Piceno) nel 1939, ha partecipato alle lotte studentesche degli anni ’60 e si è laureato in architettura a Firenze nel 1968 con il progetto di un centro studi di antropologia.
Nel Superstudio dal 1968 al 1986, si è dedicato all’analisi dell’architettura mediante l’ottica e la metodologia dell’an- tropologia culturale e della sociologia, producendo testi e immagini in gran parte pubblicati. Constatata l’impossibilità di continuare l’attività professionale senza venir meno all’indirizzo culturale della propria ricerca, ha deciso di andare in pensione nel 2003. Fino al 2016 ha curato l’archivio del Superstudio. Dal 2013 tiene un corso di antropologia all’Istituto Europeo del Design di Roma.
Anno: 2017 | Lingua: IT |
Formato: 12 x 19 cm | Prezzo: € 28,00 (i.i.) |
Pagine: 420 | Cod: 978-88-6373-499-7 |
Collana: Saggi d'Architettura |