Del culto immemorabile di san Teobaldo
Teobaldo è uno dei più grandi fra quelli di Alba. Non è un albese di origine, viene da Vicoforte di Mondovì ed è uno dei grandi camminatori del Medioevo, un pellegrino di Santiago. Ad Alba è arrivato in cerca di lavoro ed ha trovato la santità, un’altezza vertiginosa. La gente lo ama da sempre non per i suoi miracoli, ma perché lo ha sempre trovato vicino, sui gradini di casa come su quelli all’ingresso della cattedrale. La fame, la salute, la morte stessa sono state le occasioni di questo incontro. Il suo nome è scritto fra i nomi dei più celebri di Alba (Liber Mortuorum), perché l’oblio della morte non lo possa portare via, mai. Il Rotulo della sua vita è passato di mano in mano, gelosamente custodito, per svolgerne la vita e per riavvolgerla con la nostra.
Aprire il Rotulo svolge la possibilità di lasciarsi avvolgere dalla santità di Teobaldo, di incontrarlo, ma anche di srotolare la storia di una grande comunità che nel tempo ha costruito con tenacia la propria vita in una città e un territorio, lo ha profondamente solcato con la fede e la carità, di chi accoglie lo straniero e con lui fa fiorire le colline e le campagne, riempiendole di colori e profumi. L’Archivio diocesano conserva il Rotulo, di proprietà dell’archivio del Capitolo dei Canonici. La Biblioteca raccoglie gli studi, i racconti e le testimonianze della tradizione popolare. La Cattedrale offre un luogo adeguato alla preghiera e alla devozione alle reliquie del Santo.
Anno: 2019 | Lingua: IT |
Formato: 13,5x21,3 cm | Prezzo: € 4,00 |
Pagine: 16 | Cod: 978-88-6373-644-1 |
Collana: Architettura Sacra |