Gerolamo Fieschi
Gerolamo Fieschi è stato uno dei personaggi più schivi e inafferrabili della famiglia Fieschi. Un uomo che ha attraversato un secolo, nascendo nel 1701 e morendo nel 1784, che ha viaggiato e avuto rapporti con le più importanti corti europee del Settecento, che ha visto lo splendore e il tramonto delle monarchie assolute, l’affermarsi dell’Illuminismo, che ha toccato con mano la grande crisi economica internazionale che pochi anni dopo la sua morte sarebbe sfociata nella Rivoluzione Francese. Un uomo che, pur provenendo da una delle famiglie più antiche e importanti della Liguria, aveva ereditato un feudo disastrato, reduce da anni di amministrazione disattenta, colpito dalla rappresaglia genovese a seguito dell’insurrezione anti-austriaca del 1746-47 e flagellato da ricorrenti carestie. Nonostante tutto ciò, era riuscito non solo a riportare benessere e prosperità nelle sue terre, ma si era anche occupato dei più deboli, dei malati, delle vedove in stato di povertà con elargizione di denaro, remissione dei debiti, distribuzione di alimenti, dotazione di figlie povere, la costruzione di un ospedale nella capitale del suo amato feudo. Un uomo che non ha lasciato traccia di sé: non un ritratto, non una corrispondenza personale, non un diario, non un legame personale. Non volle mai sposarsi, pur conscio che – morto lui – si estingueva il ramo dei Fieschi di Savignone e che la discendenza della famiglia era appesa alla vita di un unico, giovanissimo cugino, Agostino Fieschi, del ramo di Savignone-Mongiardino.
Un libro affascinante, che ripercorre le vicende di un aristocratico genovese nel grande affresco dell’Europa delle monarchie assolute, da Luigi XIV a Maria Teresa d’Austria, dell’affermarsi delle nuove idee e dell’avanzata della nuova, intraprendente classe borghese.
Anno: 2022 | Lingua: IT |
Formato: 16,8 x 24 cm | Prezzo: € 20,00 |
Pagine: 256 | Cod: 978-88-6373-839-1 |
Collana: Studi Fondazione Fieschi |